La perimplantite è una condizione patologica simile alla parodontite, in cui la simultanea infiammazione e la successiva infezione cronica portano al deperimento gengivale, alla progressiva perdita ossea e infine, se non curata, alla perdita dell’impianto stesso. I primi stadi della perimplantite spesso sono asintomatici. Tuttavia la perimplantite tende ad essere più rapida, aggressiva e più difficile a curare. Prevenzione, controlli regolari e radiografie sono importanti per una diagnosi precoce e per incrementare la longevità degli impianti.
L’inizio | Diagnostica
Una diagnosi sistematica è fondamentale per riperire problemi nascosti.
Fase 1 | Terapia Non Chirurgica
Il trattamento avviene tipicamente con una serie di 3 appuntamenti in successione a causa della natura resistente della patologia, utilizzando un approccio sia meccanico che al laser.
Fase 2 | Terapia Chirurgica
Quando indicato, un trattamento chirurgico può essere preso in considerazione una volta che l’infiammazione e l’infezione sono state gestite con successo. Viene eseguito per ripristinare e rigenerare l’osso e/o la gengiva perduti.
Fase 3 | Mantenimento
I controlli regolari sono cruciali per mantenere la stabilità e prevenire la riattivazione della perimplantite. La manutenzione terapeutica avviene su indicazione.
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La perimplantite e la parodontite condividono le stesse cause (vedi: Malattie parodontali). Tuttavia, l‘igiene orale è forse ancora più cruciale perché agli impianti presentano un rischio più elevato di infiammazione rispetto ai denti naturali. Le gengive non sono attaccate nello stesso modo come ai denti, facilitando l’invasione batterica sottogengivale, portando alla perimplantite.
I fattori di rischio più frequenti per la perimplantite includono il fumo, la scarsa igiene orale, malattie sistemiche e in particolare, una parodontite precedente.
Simile alla parodontite, la perimplantite è spesso asintomatica fino agli stadi avanzati. Segnali premonitori sono i seguenti:
Non è detto. Se presi abbastanza presto, alcuni casi possono essere risolti non chirurgicamente.
Altri casi più complessi necessitano eventualmente un approccio chirurgico quando la patologia persiste. L’obiettivo è di ottenere l’accesso e risolvere i difetti ossei profondi.
Alcuni tipi di difetti permettono l’innesto osseo per rigenerare l’osso perso.
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